Georges de La Tour: l’Europa della luce. Palazzo Reale a Milano ospita per la prima volta una straordinaria esposizione dedicata al più grande pittore francese del Seicento.

La figura del grande artista è stata dimenticata per oltre due secoli e riscoperta ad inizio del XX secolo, grazie ad un articolo pubblicato dal tedesco Hermann Voss.

Grande osservatore della vita quotidiana e della natura, la sua pittura venne ammirata e stimata dai contemporanei, che ne apprezzavano la fusione di spiritualità e realismo, di delicatezza e brutalità.

Influenzato dall’arte di Caravaggio, de La Tour condivide con il grande genio italiano non solo la predilezione per soggetti umili e di bassa estrazione, ma anche lo straordinario uso della luce, principio unificante della composizione.

Le sue opere sono caratterizzate dal profondo contrasto tra i temi “diurni” e quelli “notturni”, e sono celebri per le scene a lume di candela. Se nei soggetti a dominare è il crudo realismo, la vita quotidiana mostrata senza filtri, con volti segnati dalla povertà e dall’inesorabile trascorrere del tempo, nei notturni si trovano invece splendide figure assorte, silenziose, commoventi, illuminate dall’intensa luce di una candela.

La mostra presenta sette sezioni che consentono di approfondire la biografia e lo sviluppo artistico di Georges de La Tour, e mette a confronto i suoi capolavori con quelli di altri grandi del suo tempo, tra cui Gerrit van Honthorst, Paulus Bor, Trophime Bigot, Hendrick ter Brugghen, solo per citarne alcuni, indagando sulla pittura dal naturale e sulle sperimentazioni luministiche, per comprendere meglio l’opera dell’artista, spesso ancora avvolta da un’aura di mistero.

Da non perdere!